LiteraturCLUB: Die Akte Pasolini

Giovedì 26 novembre alle ore 20 ha luogo il secondo incontro del club letterario nella nuova stagione. Durante la serata verrà presentato, oltre a una lettura, un interessante film sul regista e scrittore italiano Pier Paolo Pasolini. Un film sul ruolo dell’intellettuale nella società e un omaggio alla sua vita e alle sue opere. Introduzione: lettura da „Operetta marina“ di Pier Paolo Pasolini e dialogo con il regista Andreas Pichler.

Die Akte Pasolini

Pier Paolo Pasolini muore brutalmente assassinato nella notte del 2 novembre 1975 alle porte di Roma. Nonostante le molte contraddizioni nelle dichiarazioni dei sospettati il caso fu archiviato velocemente. Per quanto il processo sia stato ripreso più volte, il caso non è ancora stato risolto. Die Akte Pasolini analizza nuovamente le circostanze dell’assassinio di Pasolini secondo lo stato attuale delle conoscenze e mostra un’Italia del XX secolo avvincente e tetra.

Pier Paolo Pasolini, nato nel 1922, viene ucciso il 2 novembre 1975 vicino a Ostia. Era un grande poeta, un analista sagace, un polemico e moralista nell’Italia del dopoguerra e ancora oggi è uno dei più discussi registi europei. Lo scrittore e cineasta Pier Paolo Pasolini era divenuto una delle voci italiane più provocanti e scomode all’inizio degli anni ’70. Con i suoi lavori scandalizzò ripetutamente il pubblico italiano e urtò contro le strette convenzioni morali del paese. Nella notte dal 1 al 2 novembre 1975 Pasolini divenne vittima di un omicidio brutale. Venne arrestato e condannato il 17enne gigolo Pino Pelosi. Quest’ultimo ritirò la sua confessione dicendo di essere stato costretto alla deposizione da ignoti che avevano minacciato la sua famiglia. Le circostanze della morte di Pasolini non possono essere spiegate chiaramente. Non è chiaro se Pasolini nel corso degli anni si sia fatto molti nemici anche a causa dei suoi testi politici di scottante attualità e dei suoi film critici verso la società. Oltre agli amici intimi Dacia Maraini, il sociologo Peter Kammerer, il cugino Nico Naldini e la studiosa di lettere Barbara Castaldo interviene anche l’avvocato e professore universitario Guido Calvi, che ha provveduto in maniera decisiva alla riapertura del processo ed è convinto che il motivo dell’omicidio sia di natura politica. Con esempi letterari e citazioni di film dal suo ampio repertorio diventa evidente il profilo di un artista che, grazie al fatto che le sue profezie e analisi si sono rivelate spaventosamente vere (dai mandanti degli attentati degli anni di piombo, attraverso la crescente influenza della mafia sulla politica e l’ascesa politica di Berlusconi fino al crollo del sistema politico all’inizio degli anni ’90), oggi è di grande attualità.

Andreas Pichler, nasce a Bolzano nel 1967. Lavora come cineasta in Italia, Germania e Austria e da qualche anno è attivo anche come produttore. Ha frequentato la scuola di documentario, televisione e nuovi media „Zelig“ a Bolzano, ha studiato cinema all’università di Bologna e filosofia all’università di Berlino. I suoi film hanno ricevuto vari premi e nomine: „Call me Babylon“ 2004 premiato in Germania con il premio Adolf Grimme come autore e regista, nel 2009 „Der Pfad des Kriegers“ riceve una nomina; „Die Lithium Revolution“ viene premiato nel 2013 con il premio Quandt Medien; il suo film documentario „Teorema Venezia“ viene presentato in oltre 30 festival internazionali e vince vari premi. Qui trovate ulteriori informazioni su Andreas Pichler e le sue opere…

Am Donnerstag 26. November mit Beginn um 20.00 Uhr findet der zweite LiteraturCLUB der neuen Saison bei uns statt. Für diesen Abend präsentieren wir euch neben einer Lesung, auch einen überaus interessanten Film über den italienischen Regisseur und Schriftsteller Pier Paolo Pasolini. Ein Film über die Rolles des Intellektuellen in der Gesellschaft und eine Hommage an das Leben und Werk Pasolinis. Performative Einführung: Lesung aus „Kleines Meerstück“ von Pier Paolo Pasolini und Gespräch mit dem Regisseur Andreas Pichler.

DIE AKTE PASOLINI

In der Nacht zum 2. November 1975 wird vor den Toren Roms der italienische Filmregisseur und Schriftsteller Pier Paolo Pasolini auf brutalste Art und Weise ermordet. Trotz zahlreicher Widersprüche in den Aussagen des Tatverdächtigen wird der Fall schnell zu den Akten gelegt. Auch die wiederholte Aufnahme des Prozesses hat bis heute keine Aufklärung über den Mord an einem der wichtigsten Intellektuellen Italiens geführt. Die AKTE PASOLINI untersucht die Umstände der Ermordung Pasolinis vom heutigen Stand des Wissens neu und zeichnet so ein spannendes wie düsteres Bild Italiens im 20. Jahrhundert.

Trailer zum Film: [vimeo id=“71341102″]

Pier Paolo Pasolini, 1922 geboren, wurde am 2. November 1975 bei Ostia ermordet. Er war ein großartiger Lyriker, einer der scharfsinnigsten literarischen Analytiker, Polemiker und Moralist im Italien der Nachkriegszeit und auch heute noch einer der meistdiskutierten europäischen Filmregisseure. Der Schriftsteller und Filmemacher Pier Paolo Pasolini war Anfang der 70er Jahre zur provokantesten und unbequemsten Stimme Italiens geworden, die in der Öffentlichkeit auf offene Ohren traf. Mit seinen Arbeiten schockierte er immer wieder das italienische Publikum und stieß an die engen moralischen Konventionen des Landes. In der Nacht vom 1. auf den 2. November 1975 wird Pasolini in Ostia vor den Toren Roms Opfer eines brutalen Mordes. Verhaftet und verurteilt wird der 17-jährige Strichjunge Pino Pelosi. Dieser zieht später sein Geständnis zurück und behauptet, Unbekannte hätten seine Familie bedroht und ihn zu seiner Aussage gezwungen. Die Umstände von Pasolinis Tod lassen sich nicht zweifelsfrei klären. Hatte sich Pasolini mit seinen politisch-brisanten Texten und gesellschaftskritischen Filmen im Laufe der Zeit zu viele Feinde geschaffen? Neben den engen Pasolini-Vertrauten Dacia Maraini, dem Soziologen und Italien-Kenner Peter Kammerer, Pasolinis Cousin Nico Naldini und der Literaturwissenschaftlerin Barbara Castaldo, kommt unter anderen auch der Anwalt und Universitätsprofessor Guido Calvi zu Wort. Er hat maßgeblich für die Wiederaufnahme des Prozesses gesorgt und ist überzeugt, dass politische Motive hinter der Ermordung Pasolinis stecken. Mit Textbeispielen und Filmzitaten aus dem reichhaltigen Werk Pasolinis wird das Profil eines Künstlers sichtbar, der heute schon deshalb aktuell und brisant geblieben ist, weil sich viele seiner Prophezeiungen und Analysen auf erschreckende Weise bewahrheitet haben: von den Hintermännern der Bombenanschläge der „Bleiernen Jahre“ im Geheimdienst, über den zunehmenden Einfluss der Mafia auf die Politik und den Aufstieg Silvio Berlusconis bis hin zum Zusammenbruch des politischen Systems Anfang der 90er Jahre. (Quelle: arte.tv)

Andreas Pichler, 1967 in Bozen geboren. Der Filmemacher arbeitet in Italien, Deutschland und Österreich und ist seit einigen Jahren auch als Produzent tätig. Er besuchte die Schule für Fernsehen und Film Zelig in Bozen, studierte Film- und Kulturwissenschaften an der Universitá degli Studi di Bologna und Philosophie an der Freien Universität Berlin. Seine Filme erhielten zahlreiche Preise und Nominierungen: u. a. „Call me Babylon“ 2004 in Deutschland mit dem Adolf Grimme Preis als Autor und Regisseur ausgezeichnet, 2009 für „Der Pfad des Kriegers“ erneut nominiert; „Die Lithium Revolution“ wird 2013 mit dem Quandt Medien Preis ausgezeichnet; seine Kino Dokumentarfilm „Das Venedig Prinzip“ ist auf über 30 Internationalen Festivals zu sehen und gewinnt zahlreiche Preise. Mehr zu Andreas Pichler und seinem Werk findet ihr hier:

andreas pichler portrait

LiteraturCLUB: Die Akte Pasolini. Donnerstag 26. November, 20.00 Uhr ost west club est ovest

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