LiteraturCLUB – Maxi Obexer, La prima estate dell’Europa

Cari soci, per mercoledi 9 settembre con inizio alle ore 19.30 vi presentiamo il prossimo LiteraturCLUB con l’autrice Maxi Obexer e il suo nuovo libro „La prima estate dell’Europa. Edizioni alphabeta Verlag, 2020. Traduzione dal tedesco di Cristina Vezzaro. Buchvorstellung und Gespräch mit der Autorin, der Übersetzerin und Stefano Zangrando.  Introduzione: Sonja Steger.

Era estate, quando iniziammo di nuovo a volare alto e lontano con il pensiero, oltre i confini, verso l’Europa. Era la prima estate dell’Europa, e anche la più̀ lunga.

«Un testo di assoluta rilevanza. Un compito riuscito»
Frankfurter Allgemeine Zeitung

IL LIBRO 
Su un treno diretto in Germania, poco prima della frontiera del Brennero, salgono sei giovani stranieri, apparentemente tranquilli, molto assonnati. A poca distanza da loro è seduta una donna, una cittadina italiana sui generis che vive a Berlino. Ha in comune con quei ragazzi un destino di migrazione, una piccola Odissea che segue però un tragitto diverso, corre su altri binari, ha una destinazione certa.

È l’estate 2015. L’immagine-simbolo di un corpicino senza vita, che le onde del mare hanno riversato su una spiaggia, apre gli occhi al Vecchio Continente sulla condizione dei rifugiati, mettendo in moto un’inedita catena di solidarietà e una prima, vera presa di coscienza collettiva circa i fondamenti politici e giuridici dell’Europa unita. Quello «spazio di libertà, sicurezza e giustizia», come recita il Regolamento di Dublino, è destinato tuttavia a rimanere un’illusione di breve durata. Che si ripropone, in tutta la sua nobile evanescenza, cinque anni dopo, in occasione di un nuovo, drammatico punto zero chiamato Coronavirus.

Ricostruendo la propria singolare vicenda di sudtirolese emigrata in Germania, Maxi Obexer si interroga sul significato di parole quali “integrazione” e “appartenenza” alla luce di un’esperienza in perenne bilico tra lingue, culture e sensibilità differenti. Racconta storie di migranti, di fortezze erette e muri crollati, dell’arbitrarietà e delle contraddizioni che regolano le sorti di chi fugge – o semplicemente va in cerca di un futuro altrove – e di chi invece si difende. A metà tra romanzo autobiografico e pamphlet, La prima estate dell’Europa è un viaggio intimo e sofferto dentro il concetto stesso di identità.

L’AUTRICE
Maxi Obexer, Schriftstellerin, Dramatikerin, Gründerin der Summer School Südtirol sowie des Neuen Institut für Dramatisches Schreiben (NIDS), Präsidentin der Südtiroler Autorinnen und Autoren Vereinigung (SAAV). Sie lehrte u.a. an der Georgetown University in Washington DC, an der Universität der Künste sowie am Deutschen Literaturinstitut Leipzig. Ausgezeichnet u.a. mit dem Robert-Geisendörfer-Preis für Illegale Helfer. Nominiert für den Bachmannpreis für ihren Romanessay Europas längster Sommer, übersetzt ins Italienische und Englische 2020.

LA TRADUTRICE
Cristina Vezzaro vive e lavora a Torino. Dopo gli studi a Ginevra si è dedicata alla traduzione di narrativa, poesia e saggistica (tra gli altri Fouad Laroui, Ulrich Peltzer, Kathrin Röggla, Sherko Fatah, François Vallejo, Aldo Naouri, René Pollesch, Nigel Farndale). Nel 2013, L’esteta radicale di Fouad Laroui, edito da Del Vecchio Editore, si è aggiudicato il Premio Alziator nella sua traduzione. Attualmente è dottoranda in Translation Studies all’Università di Gent, in Belgio.

Mercoledi, 9 settembre, ore 19.30 – LiteraturCLUB – Maxi Obexer, La prima estate dell’Europa